martedì 22 aprile 2025

Trattato Sulla Tolleranza – Voltaire

“Ci si dimentica presto quella folla di morti che cade in innumerevoli battaglie: ciò avviene per l’inevitabile fatalità della guerra, e inoltre quelli che muoiono per la sorte delle armi avrebbero potuto a loro volta uccidere i loro nemici e non sono morti senza avere la possibilità di difendersi” 

“Si direbbe che si sia fatto voto di odiare i propri fratelli, dal momento che siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare, e lo siamo troppo poco per amare e per soccorrere” 

 “Ed ecco quale fu il loro supplizio. Venivano sospesi all’estremità di una lunga pertica messa in bilico su un palo diritto. Un gran fuoco era acceso sotto di loro: vi venivano calati e poi ritirati, alternativamente. Così provavano i tormenti della morte, per gradi, finchè spiravano attraverso il più lungo e il più spaventoso supplizio che mai barbarie abbia inventato” 

 “La filosofia, la filosofia da sola, questa sorella della religione, ha disarmato le mani che la superstizione aveva per così lungo tempo insanguinato, e lo spirito umano, destatosi dalla sua ebbrezza, si è meravigliato degli eccessi cui lo aveva condotto il fanatismo” 

 “Non cercate di turbare i cuori e tutti i cuori saranno per voi” 

 “I tempi passati non sono mai esistiti. Bisogna sempre partire dal punto in cui si è, e da quello in cui le nazioni sono giunte” 

 “Il diritto naturale è quello che la natura indica a tutti gli uomini. Avete allevato vostro figlio: egli vi deve dunque rispetto perchè siete suo padre, riconoscenza perchè siete suo benefattore. Avete diritto ai prodotti della terra che avete coltivato con le vostre mani. Avete fatto e ricevuto una promessa: essa deve essere mantenuta. Il diritto umano non può essere fondato, in nessun caso, che su questo diritto di natura; il fondamentale principio, il principio universale di entrambi i diritti è su tutta la terra: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” 

 “Troppo a lungo la menzogna ha dominato gli uomini” 

 “Lo dico con orrore, ma sono sincero: siamo noi, i cristiani, noi siamo stati i persecutori, i boia, gli assassini! E di chi? Dei nostri fratelli. Siamo noi che abbiamo distrutto cento città, con il crocifisso o la Bibbia in mano, e che non abbiamo smesso di spargere sangue e di accendere roghi, dal regno di Costantino fino al furore dei cannibali che abitavano le Cevenne: furori che, grazie al cielo, oggi non esistono più” 

 “Gli uomini già da molto tempo hanno avuto il loro inferno su questa terra” 

 “Felice quella contraddizione che porta costumi moderati quando si hanno leggi sanguinarie”

 “Se volete assomigliare a Gesù Cristo, siate martiri e non carnefici”

 “Dovunque ci sia una società organizzata, una religione è necessaria; le leggi vegliano sui delitti conosciuti, e la religione su quelli che restano segreti” 

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Per aspera ad astra