sabato 12 aprile 2025

Hippie – Paulo Coelho

“Nel settembre del 1970, due luoghi si contendevano il privilegio di essere considerati il centro del mondo: Piccadilly Circus, a Londra, e il Dam, ad Amsterdam. Ma non tutti ne erano al corrente: infatti, la maggior parte delle persone interrogate avrebbe risposto: La Casa Bianca, negli Stati Uniti, oppure: Il Cremlino, nell’Unione Sovietica. E questo perché si trattava di individui che attingevano le proprie informazioni dai giornali, dalla televisione, dalla radio – mezzi di comunicazione che stavano declinando rapidamente e che non avrebbero mai più acquistato la rilevanza di cui godevano nell’epoca in cui erano stati inventati.” 

 “…quel famoso libro, intitolato Il mattino dei maghi, scritto da Louis Pauwel e da Jacques Bergier – sovietico di origine ebrea, instancabile esploratore del mondo dell’occulto – sosteneva esattamente il contrario dei vari libelli politici che quei ragazzi avevano sino frequentato: asseriva che il mondo offriva cose interessantissime, che esistevano ancora alchimisti, maghi, catari, templari.” 

 “Andò a sedersi al solito posto nel Dam, aprì il libro che stava leggendo e che pochi conoscevano, la qual cosa conferiva al suo autore lo status di cult. Era Il Signore degli Anelli, di J. R.R. Tolkien, una saga che si svolge in luoghi mitici come quello che intendeva visitare presto.” 

 “Il mondo sembrava meno pericoloso, allora…” 

 “Non presagirono l’incubo. Non ebbero coscienza della prossimità dell’inferno. Non poterono prepararsi a ciò che li aspettava.” 

 “…il panico monta al punto che si ha la percezione di non trovarsi in quel luogo. Il cervello si blocca – scompaiono il terrore e la paura, e si soggiace all’ineluttabilità di ciò che sta per accadere. Le emozioni si annullano e l’individuo sprofonda in una sorta di limbo: tutto avviene in una zona del cervello finora inesplorata.”

 “Ecco, la nuova realtà del paese: quella gente aveva preso il comando, e non c’era nessuno al quale rivolgersi per denunciare i soprusi.” 

 “Aveva la consapevolezza che gli eventi andassero affrontati senza paura, come inevitabili accadimenti della vita: se è impossibile scegliere la loro portata, si può comunque decidere come reagire.” 

 “L’assassino più esecrabile è colui che uccide la nostra gioia di vivere.” 

 “E’ importante condividere. Per quanto possa apparire scontato, è fondamentale non lasciarsi condizionare dal pensiero egoistico di arrivare da soli alla fine del viaggio. Chi agisce in quel modo, scoprirà soltanto un paradiso vuoto, privo di interesse, e presto si ritroverà sopraffatto dalla noia.” 

 “Non dovete preoccuparvi. Io sono felice, adesso. Fra qualche tempo, arriverete a capire che l’università non appartiene al mio destino: non sono nato per prendere una laurea e trovarmi un lavoro. Io sono nato per vivere libero, e realizzerò il mio sogno.” 

 “Aveva trascorso gran parte della gioventù in preda alla paura, e adesso era arrivato il momento di mostrarsi coraggioso nei confronti della vita e determinato nel cammino che aveva intrapreso.”

 “Aveva una certezza: non poteva tornare indietro. Adesso c’era solo il cammino verso la luce.” 

 “Chiunque abbia fiducia in se stesso, deve fidarsi del prossimo. Perché sa che, quando verrà tradito – e inevitabilmente ciò accadrà, perché così è la vita -, saprà proseguire nel suo cammino. Una parte del senso – e del piacere – dell’esistenza è rappresentata dal fatto di correre dei rischi.” 

 “Ho bisogno di riscoprire la bellezza, soltanto questo.” 

 “Non condannare ciò che non capisci.” 

 “Per la prima volta da quando era salito su quell’autobus capì che tutto era già scritto: doveva fare quel viaggio, conoscere quelle persone, compiere quei passi che spesso evitava per mancanza di coraggio – in poche parole, abbandonarsi all’universo.”

 “D’accordo, sarebbe stato un solo giorno, ma pensava che il tempo fosse il bene più prezioso di cui disponeva sulla faccia della terra. un solo giorno, certo: quello che sua madre aveva implorato sul letto di morte. Un solo giorno valeva più di tutti i regni del pianeta.” 

 “La danza è una forza che trasforma: richiede impegno, ma non giudica.”

 “Diciamo che so cosa voglio trovare. Ma ignoro dove sia.” 

 “Ancora una volta, erano andati in direzioni opposte, per quanto stessero entrambi cercando di incontrarsi.”

 “Sostengo che soffri di depressione perché non sei mai veramente presente: il tuo sguardo vaga, non rivela alcuna luce, soltanto noia.” 

 “Di certo, non voleva più continuare a vivere quella vita – la vita di chi possiede tutto, ma non sa godere di niente: proprio di niente.” 

“Camminate insieme e gioite della vita, ma mantenete sempre un passo di distanza, affinché l’uno non abbia modo di aggrapparsi all’altro. Anche la caduta appartiene al cammino, e bisogna imparare a rialzarsi da soli.” 

 “Nel suo intimo, sapeva che le porte sono sempre aperte, per coloro che vogliono davvero oltrepassare le soglie. E’ sufficiente abbassare la maniglia.”

 “…sembra che alcune persone provino una sorta di piacere, vedendo che qualcuno sta peggio di loro: la morbosità dell’essere umano non conosce limiti.”

 “Chiedimi qualunque cosa. Sei sempre stato un padre magnifico: più che con le parole, mi hai insegnato a vivere con il tuo esempio.- – Sono contenta che tu dica questo. Infatti, se io ti ho educato per anni, adesso desidero che sia tu a insegnarmi a vivere. Vorrei viaggiare insieme a te per il mondo, vedere ciò che non ho mai visto, saper ammirare la notte e il mattino.” 

 “Entrambi erano assetati d’Infinito. Ed era facile placare quella sete: bastava consegnarsi alla vita e lasciare che l’Infinito si manifestasse.” 

  “Leggi i poeti, frequenta i loro versi.” 

 “Non voleva distruggere la magia di quel momento, tuttavia doveva chiederglielo: Te lo aspettavi? Eri pronta a questo? Karla non rispose: si limitò a sorridere, lasciandolo per sempre senza una risposta. Ecco il vero amore: una domanda senza risposta.”

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Per aspera ad astra