A la recherche du temps perdu è un libro infinito, credo che non sia possibile chiuderlo convinti di aver letto tutto: per certi versi è una ricerca ipnotica e perenne. Queste citazioni sono estrapolate da alcuni dei libri-capitoli dell'opera che è un monumento enorme, forse avrei dovuto evitare di pubblicarle perchè comunque sono troppo riduttive. L'unica è consigliarvi di leggerla voi e farne tesoro. Ho messo all'inizio l'incipit che è famosissimo, da quello potete già capire qual'è il viaggio che vi attende.
“Basta che un rumore, un odore, già uditi o respirati un tempo, lo siano di nuovo, nel passato e insieme nel presente, reali senza essere attuali, ideali senza essere astratti, perché subito l'essenza permanente, e solitamente nascosta, delle cose sia liberata, e il nostro vero io che, talvolta da molto tempo, sembrava morto, anche se non lo era ancora del tutto, si svegli, si animi ricevendo il celeste nutrimento che gli è così recato. Un istante affrancato dall'ordine del tempo ha ricreato in noi, perché lo si avverta, l'uomo affrancato dall'ordine del tempo.”
“È sempre in uno stato d'animo non destinato a durare che si prendono risoluzioni definitive.”
“Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso.”
“Il mondo in cui si vive durante il sonno è talmente diverso, che quelli che faticano a prender sonno cercano prima di tutto di uscire dal nostro.”
“Gli omosessuali sarebbero i migliori mariti del mondo, se non recitassero la commedia di essere donnaioli.”
“Si ama per un sorriso, per uno sguardo, per una spalla. Tanto basta. Allora, nelle lunghe ore di speranza o di tristezza, ci si fabbrica una persona, si compone un carattere. E quando, più tardi, si frequenta la persona amata, è impossibile ormai (per quanto crudele sia la realtà che ci vien messa innanzi) togliere quel carattere buono, quella natura di donna amorevole all'essere che ha quello sguardo o quella spalla, proprio come non possiamo, quando invecchia, togliere il suo primo volto a una persona che conosciamo fin dalla sua giovinezza.”
“Era cominciata per lei — solo un po' prima di quanto avvenga di solito — quella piena rinuncia della vecchiaia, che si prepara alla morte, si chiude nella propria crisalide, e che è possibile osservare, al termine delle esistenze di lunga durata, anche fra vecchi innamorati che si sono amati molto, fra amici uniti dai vincoli più puri e che, a partire da un certo anno, smettono di affrontare il viaggio o l'uscita necessaria per incontrarsi, smettono di scriversi, e sanno che in questo mondo non comunicheranno più.”
“Desideriamo essere capiti, perché desideriamo essere amati, e desideriamo essere amati perché amiamo. La comprensione degli altri è indifferente, e il loro amore è importuno.”
“Quel che rimprovero ai giornali è di farci prestare attenzione ogni giorno a cose insignificanti, mentre leggiamo tre o quattro volte nella vita i libri dove ci sono le cose essenziali.”
“Possiamo conversare tutta una vita senza fare altro che ripetere indefinitamente il vuoto di un minuto, mentre il cammino del pensiero nel lavoro solitario della creazione artistica avviene nel senso della profondità, la sola direzione che non ci sia preclusa, in cui possiamo progredire, con più fatica, è vero, verso un risultato di verità.”
“L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.”
“Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo.”
“Volevo posare il libro che credevo di avere tra le mani, soffiare sul lume; non avevo smesso dormendo di riandare con il pensiero a ciò che avevo letto, ma quelle riflessioni avevano preso una piega un po’ particolare; mi sembrava di essere io stesso l’oggetto di cui il libro parlava: una chiesa, un quartetto, la rivalità tra Francesco I e Carlo V.”
“Una persona non muore subito per noi, ma resta immersa in una specie di aura di vita che non ha nulla di una reale immortalità ma che fa sì che essa continui a occupare i nostri pensieri proprio come quando era viva. È come in viaggio.”
“Una buona parte di quel che crediamo, ed è così anche nel trarre le conclusioni ultime, con un'ostinazione pari alla buona fede, proviene da un primo equivoco sulle premesse.”
“La saggezza non si riceve, bisogna scoprirla da sé dopo un percorso che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché è un modo di vedere le cose.”
“I sogni, beninteso, non sono realizzabili, lo sappiamo; non ne faremmo forse senza il desiderio, e invece è utile farne per vederli fallire e perché il loro fallimento ci serva d'insegnamento.”
“Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni.”
“I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell'affievolirsi, li allenta; e, nonostante l'illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L'uomo è l'essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che, se dice il contrario, mente.”
“La mia sola consolazione, quando salivo per coricarmi, era che la mamma venisse a darmi un bacio non appena fossi stato a letto.”
“Vivete esclusivamente con una donna, e non vedrete più nulla di ciò che ve l'ha fatta amare.”
“I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti provengono dalla loro intelligenza.”
“Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia.”
“Quello che ci lega agli esseri, sono le mille radici, gli innumerevoli fili rappresentati dai ricordi della serata di ieri, dalle speranze della mattinata dell'indomani; è quella trama continua di abitudini da cui non riusciamo a svincolarci.”
“A quest’epoca della vita, l’amore ci ha già colpiti più volte; esso non si evolve più seguendo soltanto le sue proprie leggi sconosciute e fatali dinanzi al nostro cuore stupito e passivo. Veniamo in suo aiuto, lo falsiamo con la memoria e la suggestione. Riconoscendo uno dei suoi sintomi, ci ricordiamo e facciamo rinascere gli altri. Siccome possediamo la sua canzone, incisa per intero dentro di noi, non abbiamo bisogno che una donna ce ne suggerisca l’inizio — colmo dell’ammirazione che ispira la bellezza — per trovarne il seguito. E se lei comincia a metà — là dove i cuori si avvicinano, dove si parla di esistere soltanto l’uno per l’altra, — l’abitudine che abbiamo a questa musica ci basta per raggiungere immediatamente la nostra compagna sulla nota dove lei ci aspetta.”
“A volte il futuro abita in noi senza che lo sappiamo, e le nostre parole che credono di mentire disegnano una realtà prossima.”
“La gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell'amore.”
“Crediamo che secondo il nostro desiderio cambieremo le cose intorno a noi, lo crediamo perché, al di fuori di questa, non vediamo nessun'altra soluzione favorevole. Non pensiamo a quella che il più delle volte si verifica e che è, anch'essa, favorevole: non riusciamo a cambiare le cose secondo il nostro desiderio, ma a poco a poco il nostro desiderio cambia. La situazione che speravamo di cambiare perché ci era insopportabile, ci diventa indifferente. Non abbiamo potuto superare l'ostacolo, come volevamo assolutamente, ma la vita ce lo ha fatto aggirare, oltrepassare e a stento, allora, volgendoci verso il passato in lontananza, riusciamo a scorgerlo, tanto è diventato impercettibile.”
“Ogni sera, forse, mettendoci a dormire, accettiamo il rischio di vivere dolori che consideriamo come inesistenti e non avvenuti perché saranno sofferti nel corso di un sonno che crediamo senza coscienza.”
“Non sempre la misoginia è indizio di spirito critico e di intelligenza. Talvolta è solo frutto di omosessualità.”
“Si guarisce da una sofferenza solo a condizione di sperimentarla pienamente.”
“L'infinito dell'amore, o il suo egoismo, fa sì che gli esseri che amiamo siano quelli la cui fisionomia intellettuale e morale sia per noi la meno oggettivamente definita.”
“L'abitudine è una seconda natura che ci impedisce di conoscere la prima di cui non ha né le crudezze né gli incanti.”
“È nella malattia che ci rendiamo conto di non vivere soli, ma incatenati a un essere appartenente a un regno diverso, dal quale ci separano abissi, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci capire: il nostro corpo.”
“La malattia è il medico più ascoltato: alla bontà, alla scienza si fanno solo promesse; alla sofferenza si obbedisce.”
“Forse l'immobilità delle cose intorno a noi è loro imposta dalla nostra certezza che sono esse e non altre, dall'immobilità del nostro pensiero nei loro confronti.”
“Swann non cercava di trovar belle le donne con le quali passava il tempo, ma di passare il tempo con le donne che aveva trovato belle fin dal primo momento.”
“Si è l'uomo della propria idea; ci sono assai meno idee che uomini, e così tutti gli uomini della stessa idea si somigliano.”
“L'irresponsabilità aggrava le colpe e persino i crimini, checché se ne dica.”
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Per aspera ad astra