"Non ci può essere nulla di più astuto che mostrarsi nel proprio autentico aspetto, perché tanto nessuno ci crederà. Io, lo confesso, avrei voluto recitare la parte dell'imbecille perché è più facile a recitarsi che non essere se stesso; ma siccome l'imbecille è un eccesso, è tutti gli eccessi destano curiosità, così alla fine ho deciso di essere me stesso."
"Io parlo sempre molto, cioè pronuncio molte parole, e non mi riesce mai niente. E perché dico una quantità di parole e non mi riesce mai niente? Ma perché non so parlare. Quelli che sanno parlare bene parlano sempre molto succintamente."
"Io non capisco come fino a oggi l'ateo, sapendo che Dio non esiste, non si sia già ucciso. Rendersi conto che Dio non esiste e non rendersi conto nello stesso momento che ciò facendo si diventa Dio è un'assurdità, altrimenti ci si ucciderebbe immediatamente. Se te ne rendi conto sei re, e non ti uccidi più, ma vivi nella gloria più eccelsa. Ma uno, quello che lo scopre per primo, deve uccidersi assolutamente; altrimenti chi comincerà a dimostrarlo? Sarò io di sicuro che mi ucciderò per cominciare e dimostrare. Io sono soltanto Dio mio malgrado e sono infelice perché sono costretto a proclamare il mio libero arbitrio. Tutti sono infelici perché tutti hanno paura di affermare il proprio libero arbitrio. L'uomo finora è stato così infelice e povero perché temeva di dichiarare la cosa più importante del libero arbitrio e faceva a modo suo di nascosto, come uno scolaretto. Io sono tremendamente infelice, perché ho una terribile paura. La paura è la maledizione dell'uomo... Ma io proclamerò il mio libero arbitrio; sono obbligato a credere che non credo."
"Ma lo sapete che l’umanità può continuare a vivere […] anche senza la scienza, anche senza il pane, ma senza la bellezza no, non può, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo!
Ecco tutto il segreto, ecco tutta la storia!
La scienza non durerebbe un minuto senza la bellezza."
"L'uomo è infelice perché non sa di essere felice"
"Tutti loro, per la propria inettitudine a far progredire la causa, hanno una vera passione per accusare gli altri di spionaggio."
“(…) Mi sa dire cosa ci può essere di peggio di un bonaccione stupido?"
"Uno stupido malvagio, ma bonne amie, un imbecille cattivo è ancora più stupido,"
"Ma sapete, sapete voi che senza l'inglese l'umanità può ancora vivere, può vivere senza la Germania, può vivere anche troppo facilmente senza i russi, può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe vivere, perchè non ci sarebbe più nulla da fare al mondo? Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui! La scienza stessa non sussisterebbe un momento senza la bellezza, - lo sapete, voi che ridete? - diventerebbe una volgarità..."
"Amico mio, la vera, autentica verità è sempre inverosimile, lo sa lei questo? Per rendere la verità più verosimile è assolutamente indispendabile mescolarci della menzogna."
"Ma comprendi, gli grido, comprendi tu che all' uomo, oltre la felicità, è necessaria allo stesso modo e proprio altrettanto anche l' infelicità?"
"I popoli si compongono e si muovono per un’altra forza, imperiosa e dominante, ma la cui origine è ignota e inspiegabile. Questa forza è la forza dell’ indefesso desiderio di raggiungere la fine, e insieme di negarla. È la forza della continua e inesausta affermazione della propria esistenza e della negazione della morte"
"Il perfetto ateo sta sul penultimo gradino prima della fede più perfetta (lo debba poi varcare o no), mentre l'indifferente non ha nessuna fede, fuorchè una mala paura, e anche questa solo a tratti, se è un uomo sensibile."
"È un po' come la religione: quanto è peggiore l'esistenza di un uomo, o quanto è più oppressa e miserabile la condizione di un popolo, tanto più testardamente ci si aggrappa al sogno di una ricompensa in paradiso"
"Se vuoi trionfare su tutto il mondo, vinci te stesso"
"Una vita è ormai trascorsa e ne è cominciata un’altra; poi è trascorsa anche questa e ne è cominciata un’altra ancora, la terza, e così via all’infinito. È come se tutte le conclusioni venissero tagliate con delle forbici."
"Lo scopo di tutto il moto popolare, in ogni popolo e in ogni periodo della sua esistenza, è unicamente la ricerca di Dio, del suo Dio, del suo proprio Dio e la fede in lui come nell' unico vero. [...] non è ancora mai accaduto che tutti i popoli o molti di essi avessero in comune lo stesso Dio ma ciascuno ha sempre avuto il proprio. [...] Non c'è mai stato un popolo senza religione, cioè senza concetto del bene e del male.
Ogni popolo ha un concetto suo proprio del bene e del male e un bene e un male suoi propri.[...] La ragione non è mai stata in grado di definire il bene e il male, sia pure approssimativamente; al contrario, li ha sempre confusi in modo vergognoso e miserevole, mentre la scienza dava delle soluzioni brutali. In questo si è segnalata particolarmente la semiscienza, il flagello più terribile dell' umanità, peggiore della peste, della fame e della guerra, sconosciuto fino al secolo presente. La semiscienza è un despota come fino ad oggi non ce n'erano ancora stati mai."
"Tutta la legge dell'umana esistenza sta solo in questo: che l'uomo possa sempre inchinarsi all'infinitamente grande. A privare gli uomini dell'infinitamente grande, essi non vorrebbero vivere e morrebbe- ro nella disperazione. L'immenso e l'infinito è altrettanto indispensabile all'uomo come quel piccolo pianeta sul quale egli abita...."
“Non si può amare quello che non si conosce”
"Non c’è nulla di più astuto che essere se stessi, perché tanto nessuno ci crede."
"Chiedete a una persona semplice di fare qualcosa per voi e questa, se può e vuole, vi servirà premurosamente e cordialmente; ma chiedetele di andare a prendere della vodka e l'abituale tranquilla cordialità, si trasformerà a un tratto in una frettolosa e gioiosa premura, in una sollecitudine quasi familiare nei vostri confronti. Chi va a prendere la vodka, anche se la berrete solo voi, e non lui, e lui lo sa in anticipo, è come se sentisse lo stesso una parte del vostro futuro piacere."
"Ci sono strane amicizie: i due amici vogliono quasi divorarsi l'un l'altro, e vivono così tutta la vita, ma nello stesso tempo non si possono lasciare. Lasciarsi anzi è assolutamente impossibile: l'amico che si impunta e rompe la relazione, si ammala per primo e magari muore, se ciò accade."
“- E cosí voi forse trovate il ridicolo soltanto nella forma?” insisté Stavrogin. “Anche nella sostanza. La bruttezza vi ucciderà”
"quell'impeto che, in uno slancio di generosa cecità, vi afferra d'un tratto per una persona, magari indegna di voi sotto tutti i rapporti, incapace di comprendervi profondamente, pronta sempre a tormentarvi in qualsiasi occasione, e proprio quella persona, a dispetto di tutto, diventa improvvisamente l'incarnazione del vostro ideale, del vostro sogno, colei in cui si concentra ogni vostra speranza, davanti alla quale voi v'inchinate e l'amate per tutta la vita, senza saperne minimamente il perché, forse proprio perché essa è indegna di tutto ciò...
"
“Ognuno non può giudicare che secondo se stesso,” disse arrossendo. “La piena libertà ci sarà allora, quando sarà indifferente vivere o non vivere. Ecco lo scopo di tutto.”
“Lo scopo? Ma allora nessuno, forse, vorrà piú vivere?”
“Nessuno,” disse risolutamente. “L’uomo ha paura della morte, perché ama la vita, ecco come la intendo io,” osservai “e cosí ha ordinato la natura.”
“È vile, e sta qui tutto"
"Ci sono dei secondi, non ne vengono che cinque o sei per volta, in cui sentite tutt'a un tratto la presenza di un'armonia eterna compiutamente raggiunta. non è una cosa terrestre; non dico che sia una cosa celeste, ma dico che l'uomo, nel suo aspetto terrestre, non la può sopportare. Bisogna trasformarsi fisicamente o morire. E' un sentimento chiaro e incontestabile. Come se a un tratto aveste la sensazione di tutta la natura e ad un tratto diceste: sì, è vero. dio, quando creava il mondo, alla fine di ogni giornata della creazione diceva: " Sì, è vero, è bello". Questo...questo non è un intenerimento, ma soltanto così, una gioia. Non perdonate nulla, perchè non c'è più nulla da perdonare. Non è che amiate, oh! qui si è più su dell'amore! Il più terribile è che tutto è così tremendamente chiaro e che la gioia è così grande. Se durasse più di cinque secondi, l'anima non resisterebbe e dovrebbe sparire. In quei cinque secondi io vivo una vita e per essi darei tutta la mia vita, perchè vale la spesa."
"Vi sono delle faccende, Varvàra Petròvna, di cui non solo non si può parlare in modo intelligente, ma è già sciocco cominciare a parlarne."
"Nella natura di lei erano indubbiamente presenti molte nobilissime aspirazioni e i migliori propositi; ma tutto in lei sembrava cercare continuamente un equilibrio senza mai trovarlo, tutto era confuso in un caos, un’agitazione, un’irrequietezza incessanti. Probabilmente ella poneva a se stessa delle esigenze eccessivamente severe, senza però mai trovare la forza di soddisfarle."
“E’ punto per punto come la nostra Russia. Questi demoni che escono dal malato ed entrano nei porci sono tutte le piaghe, tutti i miasmi. Tutte le impurità, tutti i demoni e i demonietti che si sono accumulati nel nostro grande e caro malato, nella nostra Russia, durante secoli e secoli! Ma un pensiero sublime e un sublime volere la benediranno dall’alto, come quel folle indemoniato, e verranno fuori tutti questi demoni, tutta questa impurità, tutta questa lordura che ha suppurato alla superficie e chiederanno da sé di entrare nei porci. Anzi, forse ci sono già entrati! Siamo noi, noi e quelli là, e Petrusa e forse per primo e in testa, io, e folli e indemoniati, da una rupe ci butteremo nel mare e affogheremo tutti, e quello è il nostro destino, perché, già, non siamo buoni ad altro. Ma il malato guarirà e “si siederà ai piedi di Gesù”. E tutti lo guarderanno con stupore.
"Dev'essere proprio vero che tutta la seconda metà della vita umana non consta di solito che delle abitudini accumulate nella prima metà. “è necessario essere proprio un grand'uomo per saper resistere anche al buon senso”
"E che c’è di più prezioso dell’amore? L’amore è superiore all’esistenza."
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Per aspera ad astra