martedì 23 settembre 2025

Sono felice, dove ho sbagliato? – Diego De Silva

“Quelli che parlano d’amore sono convinti di sapere tutto dell’amore. Perché pensano che la loro esperienza faccia testo. Io questa cosa non me la spiego. L’idea che le proprie faccende d’amore abbiano l’autorevolezza del vissuto, voglio dire.” 

 “Il pantano amoroso è così: uno stallo che può avere tipologie diverse.” 

 “E così avete ricominciato, neanche da capo ma dallo stesso punto in cui vi eravate impantanati. Quello in cui non si va né avanti né indietro ma semplicemente in replica, mentre gli anni passano.” 

 “Al questionante di principio non basta la soddisfazione privata: ambisce a fare scuola. È disposto a devolvere in beneficenza i proventi della vittoria, purché il mondo sappia che ha ragione (il che ne fa un comune megalomane).” 

“Vedi, un bravo avvocato lo capisce dal primo momento se una causa è vinta o persa, e lo capisce dalla materia di cui è fatta. Da lì in poi, è tutto scalpello.” 

 “Gli infelici hanno un bisogno di solidarietà così impellente da non riconoscere un piazzista di patacche quando gli bussa alla porta.” 

 “Il dolore è inestimabile, Ega. Appartiene soltanto a chi lo prova. Non puoi valutarlo, non puoi venderlo, non puoi farne oggetto di scambio. Non è negoziabile. È quella la sua grandezza.” 

“Sono felice, dove ho sbagliato? Stringe gli occhi come se non mi mettesse bene a fuoco. Poi scuote la testa e scoppia a ridere. E io appresso.”

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