sabato 22 novembre 2025

Introduzione al cristianesimo – J. Ratzinger

“All’estasi tetra e distruttiva della droga, dei ritmi martellanti della musica moderna, del frastuono e dell’ebbrezza si oppone l’estasi splendente della luce, del gioioso incontro nel sole di Dio.” 

 “Attaccato alla croce – ma la croce non attaccata a nulla, che va fluttuando sull’abisso. La situazione in cui versa oggi il credente non si potrebbe descrivere con maggiore esattezza ed efficacia. Solo una povera tavola librata sul nulla sembra ancora sostenerlo; e tutto dà a vedere che egli debba fare i conti col momento in cui dovrà affogare. Solo una misera traversa di legno lo lega ancora a Dio; ma, nonostante tutto, egli l’abbraccia senza mai staccarsene, sapendo come alla fin fine quel legno sia ancor più forte del nulla che ribolle sotto di lui, che però resta pur sempre l’incombente vera minaccia sospesa sul suo presente.” 

 “Come succede al credente, sempre mezzo soffocato dall’acqua deldubbio spruzzatagli continuamente in bocca dall’oceano, così esiste sempre anche per l’incredulo il dubbio sulla sua incredulità, sulla reale totalità del mondo che egli ha fermamente deciso di dichiarare come il tutto.” 

 “non si sfugge al dilemma di essere uomini.” 

 “Credere vuol dire avere deciso che nel cuore stesso dell’esistenza umana c’è un punto che non può essere alimentato e sostenuto da ciò che è visibile e percettibile, ma dove s’incontra l’invisibile,sicchè quest’ultimo gli diviene quasi tangibile, rivelandosi come una necessità inerente alla sua esistenza stessa.” 

 “La fede non è mai stata semplicemente un adattamento spontaneo all’inclinazione dell’esistenza umana; è stata invece sempre una decisione che chiama in causa il nucleo più profondo dell’esistenza, che ha sempre richiesto dall’uomo una conversione, ottenibile unicamente tramite una risoluta determinazione.” 

 “Ogni essere umano deve in qualche modo credere” 

 “C’è religione in fondo non nel ritiro solitario del mistico, ma solo nella comunità di chi annuncia e chi ascolta.” 

 “Non coerceri maximo, contineri tamen a minimo, divinum est” “La dottrina ecclesiale, così come ci viene insegnata nella formula Dio uno e trino, comporta in definitiva la rinuncia a qualsiasi scappatoia e il fermo permanere nel mistero, che per l’uomo è insondabile. In realtà questa professione di fede rappresenta unicamente la rinuncia, l’unica vera, alla presunzione della saccenteria che rende tanto seduttrici le soluzioni comode, con la loro falsa modesti.” 

 “La sua crocifissione è la sua regalità, la sua regalità sta nell’avere dato se stesso agli uomini, sta nell’identità di parola, missione ed esistenza che si realizza proprio nel sacrificio di tale esistenza. La sua esistenza è così la sua parola. Egli è Verbo, parola, perchè è amore.” 

 “Quelle braccia spalancate sono espressione di preghiera anche e soprattutto in quanto esprimono la completa dedizione agli uomini, sono il gesto dell’abbraccio, della piena e indivisa fraternità” 

 “Essere cristiani significa essenzialmente il passaggio dell’essere per se stessi all’essere gli uni per gli altri.” 

 “Emerge con chiarezza come, nel mondo degli uomini, non ci sia alcun bianco-nero e come, nonostante l’ampia scala delle sfumature, tutti si trovino, in un modo o nell’altro, nell’ambiguità” 

 “Essere cristiani non significa adempiere un determinato dovere e magari ostentare una particolare perfezione, persino oltre la misura prestabilita dai propri obblighi. Cristiano è piuttosto colui che ha la consapevolezza di vivere, dovunque e comunque, innanzitutto dei doni che ha ricevuto; colui che sa che la vera giustizia può stare unicamente nell’essere a sua volta un donatore, simile al mendicante che, grato per quanto ha ricevuto, ridistribuisce con generosità agli altri. Colui che si limita a esser giusto, conteggiando col bilancino, colui che pensa di procurarsi da solo una veste irreprensibile e di poter così costruirsi tutto da sè, è un ingiusto.” 

 “Dio non cerca vitelli e capri, bensì l’uomo; solo il libero sì dell’uomo a Dio può essere la vera adorazione. A Dio appartiene tutto, all’uomo però è data la libertà del sì e del no, dell’amore e del rifiuto; il libero sì dell’amore è l’unica cosa che Dio deve attendersi – l’adorazione e il sacrificio che soli possono aver senso.” 

 “Si può cercare di sfuggire ai problemi semplicemente negandoli, oppure si può cercare di risolverli prendendoli di petto. la prima via è certo più comoda, ma soltanto la seconda fa progredire.” 

 “La vera paura dell’uomo può essere superata non con l’intelletto, bensì soltanto grazie alla presenza di una persona che gli voglia bene.” 

 “Il cielo va definito come il toccarsi fra la natura dell’uomo e la natura di Dio.” 

 “Nel Simbolo la chiesa viene chiamata santa non perchè i suoi membri siano, insieme e singolarmente, santi, uomini senza peccato: questo pio sogno, che rispunta in ogni secolo, non trova assolutamente posto nel vigile mondo del nostro testo, per quanto esprima in maniera commovente un anelito dell’uomo, che non può abbandonarlo sinchè un nuovo cielo e una nuova terra non gli doneranno realmente ciò che il tempo presente non gli concederà mai.” 

 “La chiesa, infatti, non è per lo più là dove si organizza, si riforma, si dirige, bensì è presente in coloro che credono con semplicità, ricevendo in essa il dono della fede che diviene per loro fonte di vita.” 

 “Invece di limitarci a denigrare il passato, dovremmo soprattutto mostrarci pronti a accogliere l’appello del presente, cercando di non limitarci a confessare la cattolicità nel Credo, ma di realizzarla nella vita del nostro mondo dilaniato.”

lunedì 17 novembre 2025

Il mistero del processo – Salvatore Satta

“Narrano le storie che il 2 settembre 1792, mentre il tribunale rivoluzionario, da pochi giorni costituito (aveva al suo attivo soltanto tre teste), giudicava il maggiore Bachmann, della guardia svizzera del re, un rumore sordo e lontano invase la grande sala delle udienze, che prendeva il nome di san Luigi.” 

 “Avvenne un fatto mirabile. Il presidente Lavau ferma d’un gesto gli invasori: con poche energiche parole intima di rispettare la legge e l’accusato che è sotto la sua spada. Si vedono allora i massacratori, in silenzio, ripiegare docilmente verso la porta.”

 “Queste promesse che gli uomini, paurosi l’uno dell’altro, si scambiano in una carta più o meno solenne sono come le promesse di eterna fedeltà nell’amore: valgono finché valgono, rebus sic stantibus, finché la natura, la passione, la follia non prendono il sopravvento.” 

 “Il contenuto della legge è sempre un comando: e il comando è per definizione un atto arbitrario, un atto di onnipotenza e come tale non può essere rivoluzionario rispetto a un atto anteriore, a un ordine anteriore.” 

 “La realtà è che chi uccide non è il legislatore ma il giudice, non è il provvedimento legislativo, ma il provvedimento giurisdizionale.” 

 ” Giudicare, non punire. Punire può chiunque, perché il punire non è che azione, brutale azione. Punisce Minosse, avvinghiando la coda: ma il giudizio, quando l’anima si presenta di fronte a lui, è già compiuto, in una sfera nella quale egli, demonio, non può penetrare.” 

 “Ciascuno è intimamente innocente: e il vero innocente non è colui che viene assolto, bensì colui che passa nella vita senza giudizio.” 

 “Tutti viviamo giuridicamente anche senza aver mai aperto il codice, e vivendo continuamente creiamo diritto e nell’atto stesso del porlo lo conosciamo.” 

 “Mi preoccupo quando leggo in repertori centinaia di massime conformi, perché non capisco come ci sia tanta gente disposta a bruciarsi le ali sull’altare della Cassazione, per sentirsi ripetere le stesse cose.” 

 “Nessuno è disposto a bere la cicuta sull’altare delle patrie leggi.”

mercoledì 12 novembre 2025

Verrà l’alba, starai bene – Gianluca Gotto

“Posso farti una domanda che non c’entra assolutamente nulla? – chiese lui. Vai -. Pensi mai a come sarai da anziana?” 

 “Quando tornava in quell’appartamento freddo, silenzioso e vuoto, si sentiva completamente abbandonata a se stessa.” 

 “Dio punisce gli uomini realizzando i loro desideri.” 

 “Ma quando decidi di cambiare, anche solo il tuo modo di vestire, la prima domanda che devi porti è: chi vuoi essere?” 

 “Non aveva imparato molto dal suo dolore, perché aveva cercato di evitarlo il più ,possibile. Ma una cosa la sapeva: a volte, piangere è l’unico modo per addormentarsi.” 

 “Era una donna adulta di successo, ma ancora crollava sotto al senso di colpa che le inculcava sua madre.” 

 “Ricordatevi che è importante avere pazienza nella vita. Se l’unica acqua che hai a disposizione è sporca, non importa quanta sete hai: è meglio aspettare. È doloroso patire la sete, ma non dura in eterno, la vita ti propone sempre nuove sorgenti, nuove opportunità, mi spiego? Se invece bevi acqua contaminata, al momento ti senti dissetato, ma poi ne paghi le conseguenze.” 

 “Alza la testa. Non sei solo. Guardati intorno.”

 “Questo è ciò che il Buddha chiama karuna: compassione. Se vuoi guarire, la guarigione non può riguardare solo te. Non può. Deve essere estesa anche ad altri esseri viventi. Persone, animali, piante. L’importante è che non ti chiudi dentro te stesso. Ecco come sono andato avanti.” 

 “Sangha significa che bisogna restare uniti. Restare umani. Riconoscere il dolore degli altri e reagire con amore.” 

 “Prima di tutto, karuma. Compassione. Riconosci che tutti soffrono. Non sei sola nel tuo dolore. C’è tanta gente, nel mondo, che può capire come stai. Questa è sangha, la comunità. Infine, karma: se vuoi stare bene, fai del bene.” 

 “Tutte le persone che ami sono dei compagni di viaggio, doni che la vita che ti fa. A un certo punto, senza chiederti il permesso, senza avvisarti, se li riprende. Come fa con tutto. Come farà anche con me, un giorno. E con te.”

 “Ma a cosa serve sentirsi in colpa o essere sempre arrabbiati? In che modo la tua sofferenza cambia le cose, oppure rende il mondo un posto migliore?”

 “Vincendo, ti fai un nemico e chi ha perso si dispera e soffre. Se invece non competi, dormi felice: vittoria e sconfitta non ti riguardano più. È una frase del Buddha.”

 “La competizione alimenta tutti e tre i veleni dell’uomo: il desiderio, la rabbia e l’ignoranza. Il vero saggio, nella vita, non è chi vuole vincere a tutti i costi, ma chi cerca il più possibile di evitare il conflitto. Non è chi domina gli altri, ma chi sa controllare se stesso.” 

 “Quando l’equilibrio è presente, ci sentiamo bene: nel corpo, nella mente, nell’anima. Non solo non proviamo dolore, ma siamo anche di buon umore. Quando l’equilibrio si rompe emergono disturbi, malesseri, infelicità.” 

 “Porta la calma nel tuo modo di nutrirti e porterai calma anche nella tua mente.” 

 “Non ci si può lasciare amare se si ha troppa paura di essere feriti.” 

 “Ricordati che il tuo corpo esprime esteriormente quello che tu reprimi interiormente.” 

 “Era stanca, e non solo nel corpo: era stanca di portarsi dentro tutto, di fingere di stare bene. Era stanca di soffrire.” 

 “C’è solo da accettare le cose per ciò che sono, senza pretendere che siano sempre perfette. Allora, la pace che cerchi emergerà naturalmente dentro di te, senza alcuna fatica.”

 “Fu a quel punto che un pensiero nuovo, ma accarezzato prima, le attraversò la mente. E se la vita, quella vera, quella che si meritava di vivere, non fosse ancora iniziata?”

 “Per scegliere di guarire, bisogna prima imparare a volersi bene.” 

 “Piano piano, le cose miglioreranno. A un certo punto vedrai una flebile luce. Ritroverai fiducia e leggerezza. Finché, un giorno, questa lunga notte dell’anima l’avrai attraversata tutta. Verrà l’alba. E starai bene.”

venerdì 7 novembre 2025

Stella – Takis Wurger

“Papà aveva torto. La colpa esiste.” 

 “Nel 1922 un giudice condannò Adolf Hitler a tre mesi di carcere per turbativa dell’ordine pubblico, un ricercatore inglese scoprì la tomba di Tutankhamon, James Joyce pubblicò l’Ulisse, Iosif Stalin venne eletto segretario generale del Partito comunista dell’Unione Sovietica, e io venni al mondo.” 

 “In soffitta ho imparato a riconoscere dall’odore il rosso di cadmio e il giallo Napoli e cosa si prova a venire picchiati con una bacchetta di rattan intrecciata.”

 “La paura, dovevo ancora conoscerla.” 

 “La colpa non esiste – rispose lui.”

 “Quella sera mio padre mi mandò a chiamare. Quando era a casa se ne stava per lo più seduto in biblioteca. Leggeva volentieri e a lungo, romanzi russi, filosofia orientale, haiku.” 

 “Il silenzio divenne il mio modo di piangere.”

 “La verità. Hai detto che bisogna sempre dire la verità. Ma sulla mamma, menti.” 

 “La verità, figliolo, è come l’ibisco. Un giorno lo capirai.” 

 “In estate avevo sentito i garzoni di stalla parlare dei locali notturni segreti a Berlino, di prostituti di strada, di cocaina, di una fontana d’avorio in un Grand Hotel e di una ragazza nera che cantava su una carrozza trainata da uno struzzo.” 

 “Berlino sapeva di carbone, di sapone di resina, di gasogeni trasportabili, di cera per pavimenti e di barbabietole cotte.” 

 “Da lontano i tedeschi mi erano sembrati grandi, da vicino erano piccoli come me. Grande era solo la scenografia, le bandiere soprattutto. Le bandiere tedesche erano gigantesche.” 

 “Mostrami come un uomo tratta gli animali, e ti dirò se ha il cuore al posto giusto – disse.” 

 “Altri vedono il buio. Io vedo la bellezza.” 

 “Quando penso a quel giorno, la prima cosa che mi viene in mente è la luce. La luce di Berlino è spesso terza e fredda. Solo per pochi giorni, all’inizio della primavera, splende come in quel giorno. Ma probabilmente è così che voglio ricordarla.” 

 “Non ero in grado di opporre alcuna resistenza a quella donna. Respirava forte e mi teneva la mano. Era calda e morbida.” 

 “Come ho potuto essere così ingenuo? Ma non è forse una domanda che ci si pone sempre, quando si guarda al passato?” 

 “Pensavo a quanto sarebbe stato bello se fossimo state le uniche persone al mondo.” 

 “Ce la faremo. L’aveva detto mio padre. Ogni giorno in Germania mi ero attenuto a quelle parole e mi comportavo come se potessi convivere con quanto, in quel paese, accadeva agli ebrei. Avevo sopportato le bandiere con la svastica, avevo sopportato che mi salutassero con il braccio destro teso urlandomi addosso. In quel momento mi resi conto che era sbagliato.” 

 “Stella andò al banco, ordinò due Berliner Kindl. Stavamo tutti stretti e bevemmo in silenzio. La birra sapeva di detersivo per piatti. Era birra del tempo di guerra, a bassa gradazione alcolica.”

 “Facciamo quello che facciamo perché non possiamo fare diversamente.” 

 “Quella donna recitava così tanti ruoli, la modella nuda, la cantante con la voce sottile, la bellezza quando era distesa nella vasca da bagno, la penitente, la bugiarda, la vittima e la colpevole. Stella Goldshlag, la donna predatrice, la mia donna. Non so se sia sbagliato tradire una persona per salvarne un’altra. Non so se sia giusto tradire una persona per salvarne un’altra.” 

 “Eravamo soli al mondo.” 

 “Non sapevo che cosa sarebbe rimasto di quella donna una volta che fossero cadute tutte le menzogne.” 

 “Finalmente capii. C’è un momento, in ogni amore, in cui è troppo tardi per le risposte.” 

 “Alla fine della mia vita avrei voluto misurare la mia felicità non dall’amore che avevo ricevuto, ma da quello che ero riuscito a dare. Avrei potuto tentare di dimenticarla. La vita ci rende bugiardi.”

domenica 2 novembre 2025

Anatol – Manlio Sgalambro

“Il filosofo non sa più di quello che sanno gli altri, ma lo sa” 

“La morale è soltanto una macchia nella limpidezza del fato, nota Anatol. La pratica, solo una debolezza della teoria” 

 “Conosci dal tuo posto. Ce ne sarà uno migliore – ma questo è il tuo” 

 “Odiava il dialogo. Questa mostruosa moltiplicazione di se stessi. Amava l’intelligenza una. Si educava a essere il solo. Si deduceva; tramutava ciò che era in idea. Si vedeva in trasparenza. Si, si dava la vita con le proprie mani” 

 “Bisogna parlare per l’eternità, non per il tempo, continuava. Se però ciò che dici dura solo un milionesimo di secondo in miliardi di anni, non c’entri tu, ma la cattiva stella della tua specie” 

 “Dogmi, non certezze” “Sono costretto a odiare, non c’è scampo. Non posso guardare chi mi è accanto, a due passi, senza sentirlo. Presto l’odio si stabilizza, assume contorni precisi, profili perfetti. Un sentimento d’invidiabile chiarezza, più terso dell’amore, disinteressato come può esserlo ogni altro sentimento, ma certamente di più. Qui è il difficile passaggio dove la ragione si inoltra in un bosco come un bambino smarrito. Ma nell’odio io mi ritrovo come in nessun’altra passione” 

 “Doveva alle Vite Parallele lo stimolo alla imitazione degli eroi del pensiero” 

 “Se l’amore nasce da ciò che manca, rifletteva, e dal desiderio di esso, per cui si ama qualcuno come se lo si fosse creato, come opera propria, l’odio nasce invece dal senso che costui è di troppo. Esso è lo smacco di un annullamento desiderato. L’odio è possibile perchè non è possibile il nulla” 

 “Arrivano già i venti d’autunno e tutti i profumi. I pensieri sono come frutti carnosi e cola la bella succosità. E’ tempo. Le vicende del tuo pensiero sono fini avventure, o picaro. Erri nell’Andalusia e meni fendenti nelle giostre o nelle calde notti bari ai dadi e bevi mescal a Quauhnahuac mentre intagli frasucce per pochi money? Raccattatore di barattoli vuoti, a cui piace il rumore di latta che rotola, tu frughi tra sillogismi smessi e lo spirito disusato ti attrae, piccolo rigattiere” 

 “L’amore non consiste se non in uno stato di contemplazione reciproca attraverso il quale ciascuno rimanda a chi ama la luce che possiede” 

“E’ quello che è rimasto in me per questi lunghi anni che mi sta a cuore, non ciò che alcuni giorni vi potrebbero aggiungere” 

 “L’azione è l’argomento degli incapaci. Proprio perchè non riescono a pensare essi tentano la carta dell’azione, mentre è nella contemplazione che ciò che può essere dato è dato come può esserlo” 

 “L’invenzione è un passaggio segreto attraverso il quale ci troviamo un giorno davanti a ciò che nessuna fantasia potrebbe mai ospitare” 

 “Cara amica, voi mi chiedete di rispondervi su una questione sempre urgente come quella del suicidio… Capisco il vostro giovanile wertherismo. Ma rispondetemi: fino a che punto c’è una causalità del dolore? Ricordatevi, il dolore è una cosa passata. il segno che resta nella coscienza mentre il corpo ha già dimenticato. Ascoltatemi: trattate i moti dell’anima come i moti dell’intestino. Un giorno bisognerà certo spararsi, ma per intanto viviamo” 

 “Se in voi si acuiscono i sensi, questi rozzi legami con le cose, sentirete Dio come una mutilazione, come un impedimento alla mente di espandersi, di essere atto. Vi sentirete appunto corpo e ve ne vergognerete” 

“La derisorietà odierna della contemplazione consegue alla perdita di rango della vita mentale” 

 “La bellezza è l’esodo da questo mondo. E’ come se essa lo abbandonasse con sdegno nell’attimo in cui si rivela. Un fruscìo, un soffio di vento, un brivido intenso, e dentro di noi il vuoto improvviso” 

 “Sono un uomo ma tutto ciò che è umano lo reputo estraneo” 

 “Distingueva tra uomini che hanno un valore e uomini che hanno solo un prezzo”