"Ed erano piante giovani, desiderose di affondare le radici in una terra sana. Diciamo: amore, ma è l'incontro di due creature che vengono di lontano, si prendono la mano per farsi coraggio, siccome il cammino è lungo e bisogna arrivare al confine che introduce all'altra terra, se c'è."
"Coloro di cui dovremmo maggiormente diffidare, sono gli ultimi sui quali vanno a cadere i nostri sospetti."
"Ma dentro, proprio dentro ciascuno di noi, chi può leggere? Come si può dire di una persona: non c'è dubbio! se noi stessi siamo pieni di dubbi su noi stessi?"
"La nostra felicità sta forse proprio nel voler dire certe parole e nel non riuscire a dirle. Per esempio, io ti amo. Dentro di me lo so bene perché ti amo, ma se devo spiegarti questo perché, non sono capace"
"Inconsciamente capivano che parlare significava arrestare con il peso della voce il corso dei loro pensieri e sentimenti che si svolgevano uguali, con figurazioni identiche, identiche suggestioni. Capivano che parlare avrebbe significato tacere qualcosa che le parole non si adattano ad esprimere: avrebbe significato tradirsi, l'un l'altro, un poco."
"E' l'ipocrisia e l'egoismo del mondo: ciascuno ne aveva dianzi pieno il viso, e ne faceva bandiera con un lenzuolo."
"Ed è proprio questo il mio timore. Il senso della morte che ci portiamo dietro, un dolore che non finirà mai! Ora ho imparato a conoscerti" ella disse, "e mi piace tutto di te: come sei e come non sei. Ho paura di aggiungere altro dolore a quello che hai già, e a quello che ti aspetta".
[...]
"Sarei diventata una cinica, di quelle che non credono più in nulla e finiscono aride come un pozzo asciutto, se non avessi incontrato te".
"Eri felice come è felice chi sta con gli occhi chiusi e non li aprirà mai perché non li può aprire. Per cui si contenta del proprio orizzonte."
"Non si gridavano parole tra di loro. Li univa un'imminenza di morte, più forte di ogni legame di vita."
"Il Bene e il Male si confondono nelle passioni."
"Miseria e miseria da tutte le parti. Eppoi, nemmeno miseria, perche tutti più o meno mangiano abbastanza. Ma la miseria ce l'hanno scritta in faccia, e se la portano dietro, capisci?"
"Sembra ad entrambi di avere da dirsi, proprio ora, parole che vanno dette sottovoce. La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione. L'importante consiste nel sapere stabilire dentro di noi quell'equilibrio che fa il mondo vasto come il cielo."
"Si sente il cielo anche senza alzare gli occhi, e l'aria sembra migliore: dal lungarno giunge una brezza che ristora. Ma forse sembra a loro che sono innamorati."
"Accanto a Liliana egli aveva scoperto che un bacio aveva il suo sapore di bacio, una carezza la levità della carezza, l'amore il suo compimento spontaneo. Accanto ad Aurora era invece un eccitamento brutale, come una perdita delle facoltà, un duello nel quale egli ogni volta finiva per soccombere ed affidarsi a lei, stordito."
"Quando Elisa se ne è andata, egli scivola sul lato ov'ella stava coricata, cova il tepore che vi ha lasciato il suo corpo, e l'odore di donna di cui il cuscino è intriso. Egli ha terrore di ritrovarsi solo con i propri pensieri. Già in questa pausa dell'alba, mentre attende che la sveglia suoni, egli si afferra a ciò che di immateriale Elisa ha lasciato dietro di sé, per trovarvi un conforto, una complicità. E i suoi pensieri sono espressi e sussurrati come se Elisa fosse ancora lì ad ascoltarlo, gli dicesse sì e no come è solita fare. Osvaldo teme i propri pensieri perché teme le persone che li raffigurano."
"Non le mise mai le mani addosso, e nello stesso tempo non le fece mai una carezza. Visse accanto a lei come ad un oggetto fragile a cui occorre badare, ma del quale non comprendiamo il significato. Così è cresciuta Bianca, credendosi disgraziata ed incompresa, chiusa in sé stessa anche nei rapporti con le amiche, allevando il proprio cuore nel sogno, la solitudine e l'amarezza."
"Vecchie simili hanno vissuto una vita diversa dalla sua: sono zitelle bigotte, vedove di pensionati, nonne, con alle spalle un'esistenza di caso in caso arida di sentimenti, povera di emozioni, riscaldata da un focolare domestico. La natura le ha dotate di spiriti semplici, sensi naturali, bellezze comprensibili. L'educazione ricevuta ha insegnato loro a praticare i canoni di quella moralità che regola l'equilibrio del mondo e brucia continuamente i vascelli di fronte all'indomito esercito del vizio. La Signora, invece, è un Maresciallo dell'Armata nemica. La sua formazione fisica e morale è stata l'esempio classico del rovesciamento di posizioni. Dove la semplicità diventa caos, la naturalezza infingimento, e la bellezza sfiora le cime della perfezione. Su questa sua natura complessa, violenta e sensitiva, richiamati dallo splendore del suo corpo, gli uomini erano passati come i clowns che calpestano la pedana: all'eco dei loro schiamazzi subentra il silenzio di morte degli acrobati al trapezio."
"Un uomo è solo quando cerca, trova e difende il proprio amore. Da un uomo che difende il proprio amore, la società non potrà che ricevere buone azioni. E' stato, del resto, il Partito ad insegnargli, inconsciamente o meno, di perseguire fino in fondo, attraverso l'errore, attraverso il dolore, la felicità quando si è certi di trovarsi sulla strada che vi conduce."
"Tuttavia nessuno dei due riesce a pronunciare quella frase che forse "li farebbe precipitare nell'errore", e forse determinerebbe una tregua nel quotidiano reciproco assalto che essi si danno, passeggiando, parlando, la mano nella mano, fino a storcersi l'un l'altro le dita."
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Per aspera ad astra